Come configurare un failover cluster con Hyper-V

Hyper-V consente di abilitare la high-availability attraverso il cluster manager di Windows Server. Questo permette di creare delle infrastrutture virtuali resilienti ai fallimenti dei singoli server.

Un tipico setup di cluster failover di Hyper-V consiste di 2 o più server, che condividono rete e storage “clusterizzati”. In caso di failure, le risorse clusterizzate eseguono istantaneamente il failover al successivo server disponibile. Dal punto di vista dell’utente finale, l’operazione non ha alcun impatto sulle prestazione né causa interruzioni del servizio.

Il failover è un processo automatico che viene gestito dal sistema operativo. Hyper-V permette di creare storage e rete clusterizzati che rappresentano un requisito a livello di infrastruttura per il Cluster Failover Manager. (altro…)

Convertire da VMware ESX(i) a Hyper-V con Microsoft Virtual Machine Converter

Abbiamo già  visto come convertire una macchina virtuale VMware ESX(i) in una Hyper-V , usando 5nine V2V Easy Converter. Possiamo fare lo stesso, con qualche limitazione con uno strumento chiamato Microsoft Virtual Machine Converter.

Rispetto all’applicazione 5Nine abbiamo il supporto di Microsoft, una buona notizia, ma siamo limitati da una condizione: il nodo Hyper-V deve essere nella stessa Active Directory Domain Service della macchina virtuale.

Microsoft Virtual Machine Converter permette anche di convertire macchine fisiche in virtuali e fare il deploy direttamente su Azure.
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Come configurare la replica delle macchine virtuali con Hyper-V

La replica di macchine virtuali è una potente tecnologia per la business continuity e la disaster recovery.

Microsoft ha introdotto la propria tecnologia di replicazione, chiamata Hyper-V Replica, con Windows Server 2012.

Hyper-V Replica consente la replica asincrona tra due host Hyper-V.

La configurazione è semplice e può essere una salvezza in caso di incidenti.
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Come far girare un server Hyper-V su una VM ESXi (virtualizzazione nidificata)

Sebbene sia un setup insolito, potreste avere la necessità  di far girare Hyper-V su una virtual machine ESXi a scopo di test.

Facciamo un esempio preciso: avete un nodo ESXi 5.5 con una VM Windows Server 2012 R2 in esecuzione.

Dovete installare Hyper-V ma Windows non ve lo consente in quanto la configurazione hardware non supporta la virtualizzazione.

Una soluzione c’è, piuttosto semplice anche. Andiamo a vederla.
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Come creare uno switch virtuale in ambienti virtuali Hyper-V

La rete è una parte fondamentale di una infrastruttura virtuale. Le macchine virtuali devono comunicare con altre macchine fisiche e/o virtuali e/o con Internet.

Avere la possibilità  di costruire una infrastruttura di rete virtuale semplifica il lavoro agli amministratori di sistema, migliora l’efficienza della rete e riduce i costi.

Hyper-V può creare e gestire switch virtuali, la spina dorsale di una rete.
Uno switch, fisico o virtuale, è una periferica che opera al Layer 2 del modello di riferimento Open Systems Interconnect (OSI).

Hyper-V richiede la configurazione di un default virtual switch durante la procedura di installazione. Potete saltare la configurazione, ma prima o poi sarà  comunque necessario configurare almeno un switch virtuale.
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Come configurare un disco pass-through con Hyper-V

Generalmente le macchine virtuali utilizzano hard disk virtuali come periferiche di memorizzazione. Un virtual disk è un’area di spazio su un disco fisico allocato per l’utilizzo da parte delle VM.

E’ comunque possibile utilizzare un disco fisico collegato alla macchina host come dispositivo di memorizzazione. Questo setup prende il nome di pass-through disk e Microsoft Hyper-V lo supporta.
La configurazione è rapida: avete solo bisogno di un HD di riserva collegato al server Hyper-V.
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Creare template di macchine virtuali con Hyper-V

Microsoft Hyper-V manca della capacità  di creare e gestire template e questo può essere problematico per gli specialisti IT che si trovano nella situazione di dover eseguire il deploy di un gran numero di macchine virtuali identiche. Questo lavoro, estremamente laborioso, può essere affrontato in maniera più semplice ed efficiente.

Per risparmiare tempo, suggeriamo di utilizzare la seguente procedura che rappresenta una sorta di scorciatoia. Sarete in grado di eseguire il deploy di molte macchine virtuali senza particolari difficoltà  ma sarà  comunque impegnativo gestire centinaia (o migliaia) di VM.
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