Come distribuire una Chiave di Registro attraverso Group Policy

Gli amministratori di sistema necessitano spesso di configurare Chiavi di registro  su tutte le macchine presenti in una rete business o in un sottogruppo della stessa.

Software e hardware customizzati hanno bisogno di configurazioni specifiche e le aziende di solito hanno soluzioni su misura per le loro esigenze.

Qualunque sia la ragione, una Group Policy è il modo migliore per distribuire una Chiave di Registro in un dominio Active Domain Directory Services.

La configurazione è semplice e veloce.
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Come resettare i permessi NTFS con ICACLS

I permessi di file e cartelle sono molto importanti per Windows. Una modifica accidentale degli stessi può causare malfunzionamenti del software o addirittura del sistema operativo.

C’è un modo semplice per risolvere questo tipo di problemi: usare il comando ICACLS.

Lanciate il prompt dei comandi come Amministratore e navigate fino all’albero delle cartelle che desiderate sistemare.

Lanciate il comandoICACLS * /T /Q /C /RESET.

ICACLS resetterà  i permessi di tutte le cartelle, files e sottocartelle.

Il tempo necessario per completare l’operazione dipende dall’ammontare di file e cartelle presenti.

In alcuni casi potreste aver bisogno di acquisire la proprietà  delle cartelle. Potete usare il comando takeown /R /F * prima di lanciare il comando ICACLS.

Attenzione: acquisire la proprietà  delle cartella di sistema può portare a problemi del sistema operativo.

Come funziona il DNS

Il Domain Name System (DNS) è un sistema distribuito di risoluzione dei nomi per dispositivi collegati a una rete o a Internet. Il suo compito principale è quello di tradurre i nomi di dominio in indirizzi IP, per permettere l’accesso ad un sito web remoto senza dover conoscere un insieme di numeri.

Da Wikipedia:

Il Domain Name System (DNS) è un sistema utilizzato per la risoluzione di nomi dei nodi della rete in indirizzi IP e viceversa. Il servizio è realizzato tramite un database distribuito, costituito dai server DNS. Il DNS ha una struttura gerarchica ad albero rovesciato ed è diviso in domini (com, org, it, ecc.). Ad ogni dominio o nodo corrisponde un nameserver, che conserva un database con le informazioni di alcuni domini di cui è responsabile e si rivolge ai nodi successivi quando deve trovare informazioni che appartengono ad altri domini.

La parte curiosa è che il DNS opera nella stessa identica maniera anche nella nostra rete locale: quando si esegue l’accesso ad un computer con il suo nome (esempio: pc02.thesolving.local) un domain name server lo traduce in un indirizzo IP locale.
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Come configurare Hot Standby Router Protocol (HSRP) con router Cisco

Quando la continuità  dei servizi non è una priorità  ma un requisito, la ridondanza dei router è obbligatoria.

Dato che ogni router ha un proprio indirizzo layer 3, sarebbe utile avere la possibilità  di utilizzare un singolo indirizzo layer-3 capace di “spostarsi” da un router ad un altro. Hot Standby Router Protocol (HSRP) serve proprio a questo: consente di disaccoppiare gli indirizzi IP dalle interfacce fisiche e associarli a gruppi di interfacce, abilitando la ridondanza hardware.

Tecnicamente, HSRP invia il suo messaggio “Hello” all’indirizzo multicast 224.0.0.2 (tutti i router all’interno della rete) utilizzando la porta 1985 UDP per contattare gli altri router HSRP-enabled e stabilire le priorità  tra loro: il router primario – con priorità  più alta – lavorerà  come router virtuale (con i propri indirizzi IP e MAC) e sarà  utilizzato dagli host come gateway; in caso di guasto al router primario, il router con la seconda priorità  più alta diventerà  il gateway di default.
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Come bilanciare il traffico di rete con Hot Standby Router Protocol (HSRP)

Abbiamo già  scritto riguardo all’Hot Standby Router Protocol (HSRP) nel nostro precedente articolo.
HSRP è un protocollo proprietario, sviluppato da Cisco, che consente di disaccoppiare gli indirizzi IP dalle interfacce fisiche e di associarli a gruppi di interfacce, abilitando la ridondanza hardware.

In questo articolo vedremo come bilanciare il carico di una rete configurata con 2 gruppi HSRP, con 2 virtual gateway per ogni gruppo di PC. Il risultato sarà  uno schema di rete con load balancing, che consentirà  ai 2 host di connettersi ad internet anche in caso di problemi ad un gateway.
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Configurare server Radius su Windows Server per autenticare utenti di VPN Cisco

Una Virtual Private Network (VPN) consente di connettersi a una rete privata tramite accesso Internet da qualsiasi parte del mondo.

Può rivelarsi molto utile agli utenti aziendali per accedere in modo sicuro alle risorse interne dell’azienda.

In questo articolo vedremo come utilizzare gli stessi utenti di Active Directory per effettuare il login di una VPN configurata su un router Cisco.

Lo scenario prevede un router Cisco 1801 nel quale è stata configurata una VPN di tipo Road Warrior e un server con sistema operativo Windows 2012 Server R2 nel quale è attivo il ruolo di controller di dominio e di server Radius.
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La migliore temperatura per i vostri HD

I dischi allo stato solido sono diventati più efficienti e affidabili che mai, ma ancora grandissime quantità  di dati vengono salvate su hard disk meccanici per via del loro eccellente rapporto costo/capacità . Questi, avendo parti in movimento, hanno bisogno di maggiori cure per evitare spiacevoli rotture. La temperatura operativa è uno dei parametri che più spesso viene citato come misura per garantire la massima longevità  dell’hardware.

Ma qual è l’impatto sulla vita utile dei dischi rigidi? E quale temperatura è la migliore?

Un interessante studio di Google viene in nostro soccorso. L’azienda ha purtroppo rimosso il download pubblico al documento, ma siete fortunati perché abbiamo una copia scaricabile da qui.

Google ha moltissimo hardware nei suoi datacenter per cui non abbiamo dubbi che la ricerca sia stata condotta su un campione statisticamente rilevante. Contrariamente a quanto si possa pensare, il carico di lavoro e la temperatura operativa hanno un impatto minoritario sulla vita dei dischi.

L’intervallo di temperatura che sembra raggiungere la massima affidabilità  è tra i 25 e i 35 gradi centigradi. Temperature inferiori a 25° sono correlate ad una minore affidabilità .

Alti livelli di attività  non hanno causato tassi elevati di guasti.

Il documento è datato al febbraio 2007 e si riferisce ad HD di circa dieci anni fa. In ogni caso, mentre la densità  dei dati è migliorata, la tecnologia non è molto diversa dal passato e possiamo considerare ancora validi i risultati

Questi dati sono una ventata di aria fresca per gli specialisti IT, che possono contare su temperature operative più elevate nelle server farm e nei datacenter con ricadute positive nei costi sia fissi che variabili, come l’aria condizionata.